U 10: impegno, amicizia, orgoglio… In una parola, il Rugby!

  • 16 Aprile 2014

Firenze, 16 aprile 2014

Ancora è buio e il sole una chimera lontana, quando i pullman di Aeroporto Firenze Rugby partono rumorosi da Viale Paoli alla volta di Parma per il torneo organizzato dagli Amatori.

I piccoli rugbisti biancorossi si batteranno contro le numerose squadre partecipanti in una meravigliosa cornice: la Cittadella del Rugby dove – come in una giostra mirabolante – ovunque ci si giri e si butti l’occhio, campeggiano prati verdi e pali lunghi, fino al coronamento del bellissimo Stadio 25 aprile, la casa della franchigia federale delle Zebre.

Dopo essersi cambiati e a valle di un rapido riscaldamento, per i bambini inizia il Torneo e l’esordio con gli Amatori Parma sembra battezzare la giornata sotto i migliori auspici: gioco alla mano, passaggi continui, sostegno presente e difesa arcigna. Veramente belli a vedersi per la coralità del gioco.

Stessa “musica” sembra suonare alla ripresa della sfida con Le Formiche Pesaro; i bambini gestiscono l’incontro e vanno in meta, ne sfiorano altre e poi…. E poi gli ingranaggi cominciano ad incepparsi e a non girare al meglio e, pur mantenendo il più delle volte il bandolo della partita, del possesso palla e del territorio cedono poi su episodici ma determinanti errori.

E da ora in poi questa sarà la cifra per il proseguo del Torneo: controllo degli spazi e del possesso del pallone, sempre in vantaggio per primi e poi, come in un feroce incantesimo, recuperati o superati.

Al fischio finale dell’ultima partita è fortissima la delusione dei bambini, sono amareggiati, tristi, lo sguardo perso; anche l’Alabim è molto sottotono: poche voci spezzate e le maglie che si alzano a mala pena sopra il capo e si afflosciano in terra senza l’entusiasmo che di solito le anima.

Il ritorno negli spogliatoi è una mesta processione che in parte contagia anche noi adulti che non riusciamo a trovare le parole giuste per aiutarli a capire che proprio in questi momenti di difficoltà si cementa la squadra, che bisogna essere testardi e continuare perché soprattutto dalle sconfitte si può imparare a non arrendersi.

La loro rabbia comincia a trovare sfogo dopo la doccia e gli animi a rasserenarsi quando, sulla strada per il Terzo Tempo, incrociano i loro compagni più piccoli dell’under 8 e quelli più grandi della 12, e cominciano a salutarsi, ad abbracciarsi e a chiedersi reciprocamente “Allora come è andata?” a commentare gli infortuni e le botte prese, le mete fatte e l’intensità delle partite: è una scena magnifica!

Dopo il meritato pranzo che – per chi ha avuto la fortuna di partecipare – sembra essere stato ottimo e abbondante, c’è ancora il tempo per una foto ricordo e per farsi autografare il più impensato materiale (dalle magliette alle scarpe!) dall’azzurro Mauro Bergamasco che, con grande disponibilità, è stato ore a disposizione dei bambini partecipanti al Torneo.

E’ ora di ripartire e si sale sui pullman direzione Firenze, sicuri che la stanchezza della lunga giornata travolgerà i piccoli rugbisti ma tale certezza naufraga: l’euforia e la gioia è tanta e i bambini non si placano! E’ bello condividere insieme lunghi viaggi, cibo, sonno, delusione e sogni.

La giornata si conclude in bellezza all’arrivo al Padovani dove i bambini ancora saltellanti come grilli chiamano a gran voce i genitori a raccolta per cantargli in coro un canto goliardico e leggermente boccaccesco!

Anche questo è – forse soprattutto questo – il Rugby!

AEROPORTO FIRENZE RUGBY U10: Camiciottoli, Chiodi, Conti Arturo, Di Maggio, Fioravanti, Franzan, Maiorano, Mellini, Meoli, Morini, O’Connor, Ormi, Pesci, Souffy, Vannoni.
Educatore: Antonio Abussi

Vito Maiorano – foto: Massimiliano Meoli